DIRETTIVA RECANTE: "LINEE GUIDA PER lORGANIZZAZIONE, lUSABILITÀ E lACCESSIBILITÀ DEI SITI WEB DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI"
Lutilizzo ottimale delle tecnologie di comunicazione e, in particolare, di Internet, costituisce una esigenza strategica per le pubbliche amministrazioni. La Rete è infatti un mezzo importante sia per accrescere la produttività del lavoro allinterno degli uffici pubblici, sia per migliorare la qualità dei servizi che essi devono offrire ai cittadini.
La presente direttiva contiene indicazioni per la costruzione dei siti Web delle amministrazioni pubbliche di cui allart. 1, comma 2, del D.Lgs. n. 29/93, ed è indirizzata a chiunque allinterno delle indicate amministrazioni abbia responsabilità collegate alla progettazione, realizzazione e manutenzione di sistemi informativi basati sulle tecnologie del Web.
La presente direttiva si pone in linea con il piano di azione e-Government. In materia di accessibilità costituiscono prioritari riferimenti i documenti conclusivi della Conferenza Ministeriale di Lisbona dellUnione Europea del 20 marzo 2000 e della Conferenza Ministeriale di Feira del 19 e 20 giugno 2000, nonché le linee guida sullaccessibilità dei siti Web del Consorzio Mondiale del Web (W3C).
Obiettivo della direttiva è fornire indicazioni sugli aspetti più importanti che riguardano le reali fruizioni dei siti Web nelle amministrazioni pubbliche, con particolare riferimento al contesto organizzativo, allusabilità del Web, allaccessibilità delle informazioni.
1. IL CONTESTO ORGANIZZATIVO
Lattività di progettazione e di sviluppo del sito deve essere opportunamente inserita nel contesto organizzativo dellamministrazione. Il Web è uno strumento comunicativo in grado di modificare i flussi informativi allinterno di una organizzazione e tra essa e lesterno.
Per questo motivo il Web dovrebbe essere utilizzato per pubblicare tutta linformazione di rilevanza pubblica relativa alle attività generate dallamministrazione, provvedendo alla validazione e al regolare aggiornamento delle informazioni. Le informazioni obsolete sono inutili e danneggiano la reputazione del sito Web, oltre che dellamministrazione che lo gestisce.
Si raccomanda di utilizzare il più possibile le tecnologie WEB per la comunicazione interattiva, avendo cura di verificare attentamente le possibilità reali di corrispondere alla domanda di contatto che si crea. Il Web è inoltre una "tecnologia organizzativa". In quanto tale permette di lavorare insieme ad altri e di condividere informazioni tra uffici, di realizzare pratiche di integrazione tra basi di dati e tra procedure, nonché forme di collaborazione con soggetti esterni a una determinata amministrazione; fornisce, inoltre, il supporto tecnologico per la realizzazione di servizi evoluti ai cittadini. Si invitano a tal fine le amministrazioni in indirizzo a porre in essere efficaci sistemi di collaborazione tra gli uffici, utilizzando in modo creativo le risorse disponibili.
2. LUSABILITÀ
I siti devono essere usabili. lusabilità del Web implica che le informazioni debbano essere organizzate e strutturate in maniera da garantire la massima fruibilità. Prerequisito di ogni progettazione di un sito è lidentificazione delle tipologie di pubblico al quale è rivolto. E importante che vi sia uno sforzo per immaginare come il Web sarà visto e usato dai suoi utenti una volta realizzato, tenendo conto della varietà delle caratteristiche personali, sociali e culturali dei cittadini. Le opinioni del pubblico, opportunamente stimolate, sono essenziali per costruire un buon sito Web. linformazione deve essere scritta in modo chiaro e con un linguaggio comune, evitando lutilizzo di formati commerciali. Si raccomanda, inoltre, luso della tecnologia più semplice e più comune per risolvere un determinato problema, e la scelta di tecnologie compatibili e rispettose degli standard di Internet. Si raccomanda la progettazione di siti coerenti nellorganizzazione e nella presentazione delle informazioni, avuto riguardo, in particolare, ai sistemi di gestione dei siti con organizzazione decentrata, nonché di porre in essere soluzioni atte a facilitare la ricerca degli argomenti attraverso, ad esempio, strumenti di ricerca semantica e la predisposizione di una mappa del sito corredata di tutti i relativi collegamenti ipertestuali aggiornati e da una guida che chiarisca le principali difficoltà riscontrabili dai navigatori. Le informazioni, inoltre, devono essere organizzate in una struttura che evolva senza imporre frequenti spostamenti o cancellazioni, garantendo, per quanto possibile, lomogeneità di tale struttura in tutte le parti del sito. E necessario, pertanto, che sia garantito il funzionamento dei link ipertestuali, e quindi la reperibilità delle informazioni, anche a distanza di tempo.
3. LACCESSIBILITÀ
I siti devono essere accessibili. Essi devono essere progettati in modo da garantire la loro consultazione anche da parte di individui affetti da disabilità fisiche o sensoriali, o condizionati dalluso di strumenti con prestazioni limitate o da condizioni ambientali sfavorevoli. Un sito accessibile fornisce vantaggi anche alla generalità degli utenti. linformazione in formato elettronico per molte persone disabili è in linea di principio più accessibile rispetto alla forma tradizionale cartacea, proprio grazie alle nuove tecnologie che permettono la traduzione in diverse modalità percettive. lesclusione causata da barriere di comunicazione risulta perciò particolarmente grave. Ogni sforzo deve essere fatto perché i siti Web dellamministrazione pubblica siano accessibili. Con riferimento ai siti e ai documenti disponibili nel Web, laccessibilità assume il significato di possibilità di lettura delle pagine, orientamento e navigazione allinterno di un sito, di interazione con le procedure che prevedono scelte, immissione di dati, attivazione di collegamenti ipertestuali, scaricamento di documenti ed altro. Si invitano pertanto tutti coloro che, a vario titolo, sono coinvolti nella progettazione, gestione e aggiornamento dei siti della P.A., ad attenersi alle regole di seguito riportate nellAllegato A entro sei mesi dalla pubblicazione della presente direttiva. Si invitano, nel contempo, tutti coloro che sono in condizione di applicare fin nei dettagli le linee guida sullaccessibilità dei siti Web del Consorzio Mondiale del Web (W3C), con le procedure di verifica in esse suggerite, a completare il progetto o la ristrutturazione di un sito in tal senso, al fine di raggiungere un livello superiore di accessibilità.
Roma,
IL MINISTRO
ALLEGATO A
LE REGOLE DI ACCESSIBILITÀ
· Organizzazione
delle pagine
Distinguere, e trattare separatamente, il contenuto, la struttura
e la presentazione di una pagina, facendo uso di "fogli di stile"
(CSS). Non usare il colore come unico veicolo di informazione.
Usare grandezze relative per indicare le dimensioni e la posizione
delle componenti di una pagina. Usare possibilmente componenti
"scalabili". Tutto questo allo scopo di assicurare che le pagine
si trasformino coerentemente, senza perdita di informazione
e senza sovrapposizioni di componenti, al variare delle scelte
di visualizzazione dellutente, come la risoluzione grafica
o la dimensione dei caratteri.
· Immagini e
animazioni
Si deve limitare luso di queste componenti ai casi di vera
utilità, corredandole di didascalie o descrizioni testuali (es.
attributo "alt" di HTML) per indicare la funzione dellimmagine
o la descrizione del contenuto (es. "longdesc" o "description
link" in HTML) quando questo è importante per la comprensione
del documento. Evitare scritte lampeggianti o in movimento,
a causa di possibili crisi epilettiche in soggetti predisposti
o di disturbo della comprensione da parte di persone con problemi
cognitivi.
· Mappe immagine
Usare mappe interamente contenute nel documento (client side)
e corredare ogni parte sensibile di didascalia testuale.
· Componenti
multimediali
Corredare le componenti sonore di segnalazioni alternative visive.
Corredare, possibilmente, i filmati di descrizione testuale
delle immagini e di sottotitolazione dei dialoghi.
· Collegamenti
ipertestuali (links)
Usare parole o brevi frasi di chiaro e univoco significato anche
fuori del contesto, evitando espressioni generiche come "premi
qui". Si deve seguire la stessa regola anche per la didascalia
alternativa di collegamenti realizzati con immagini o simboli
grafici.
· Grafici e schemi
Aggiungere descrizioni testuali alternative che permettano la
comprensione del loro significato anche a chi non può vederli.
· Componenti
interattive (es. scripts, applets , plug-ins)
Limitarne luso ai casi di vera utilità e prevedere procedure
alternative nel caso che non siano gestibili con i comuni ausili
usati dagli utenti disabili. Prevedere un messaggio di avvertimento
di apertura di una finestra.
· "Frames"
Usare nomi significativi del loro contenuto e prevedere lalternativa
"noframes". Si tenga presente che una presentazione ristretta
ad una porzione di schermo può creare problemi alle persone
ipovedenti che preferiscono sfruttare tutta la larghezza dello
schermo per la lettura con caratteri ingranditi, evitando più
che è possibile lo scorrimento orizzontale del testo.
· Tabelle
Assicurarsi che il contenuto e la struttura delle tabelle risultino
chiari anche quando la tabella stessa viene letta cella dopo
cella e una riga alla volta. Usare dimensioni relative per evitare
linvasione del contenuto di una cella in quella adiacente in
caso di riformattazione della pagina con diversa risoluzione.
· Verifica dellaccessibilità
di una pagina
Tale verifica potrà realizzarsi, ad esempio, simulando le condizioni
di lavoro di un utente disabile, con luso di un browser testuale
oppure di un browser grafico, disabilitando il caricamento delle
immagini, delle animazioni, dei suoni, dei colori e ripetendo
le prove con vari livelli di risoluzione grafica e di dimensioni
dei caratteri, ove possibile.