A lla
Procura della Repubblica, presso il Tribunale..................................................
..........................................., il..............................,1999
DENUNCIA
Di fronte al tragico conflitto nella Repubblica federale jugoslava è
necessario denunciare e perseguire i crimini da chiunque commessi.
Aderendo all'aggressione della Nato contro la Rfj, autorizzando
l'uso delle basi poste sul nostro territorio e prendendo parte alle decisioni
dell'Alleanza atlantica, riteniamo che il
Governo della Repubblica italiana,
nella persone del presidente del Consiglio Massimo D'Alema e dei membri
del suo governo si siano resi corresponsabili di:
-
attentato contro la Costituzione (art. 283 c.p.), realizzato scardinando
il principio immodificabile espresso dall'art. 11 ("l'Italia ripudia la
guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli
e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali");
-
usurpazione di potere (art. 287 c.p.) nei confronti delle due Camere
e del Presidente della Repubblica, che non hanno deliberato e decretato
lo stato di guerra;
-
strage, omicidio plurimo e lesioni;
-
bombardamenti indiscriminati con distruzione delle strutture essenziali
per la vita civile ed economica in tutta la Jugoslavia (ponti, ferrovie,
impianti elettrici, acquedotti, scuole, ospedali, uffici civili, ripetitori
e sedi Tv ecc.), in violazione delle leggi penali ordinarie, della Carta
dell'Onu e delle Convenzioni di Ginevra e dell'Aja;
-
uso di armi proibite dalle convenzioni internazionali;
-
bombardamenti di installazioni contenenti sostanze pericolose per la
salute e l'ambiente, in violazione delle citate convenzioni e del Prot.
agg. I all'art. 56 Conv. Ginevra '77;
-
bombardamenti che hanno privato la popolazione di energia elettrica
e acqua potabile, in violazione delle citate leggi, convenzioni e della
Dichiarazione dei diritti dell'uomo.
Riteniamo che tali reati, crimini di guerra e crimini contro l'umanità
tolgano ai governanti ogni legittimazione al comando o a rappresentare
i cittadini italiani e vadano perseguiti penalmente. Con questa denuncia
chiediamo pertanto che si accertino le responsabilità dei succitati
e di altri, in ordine ai reati indicati. Ci riferiamo alla documentazione
circa gli
"effetti collaterali" della guerra, allegata alla denuncia
presentata alla Procura di Roma il 3 giugno per conto del Coordinamento
dei comitati cittadini contro la guerra (numero di protocollo 4515); ci
riferiamo anche, e aderiamo, alle seguenti denunce, già depositate
presso varie Procure della Repubblica:
-
esposto per violazione della Costituzione italiana
(artt. 11, 78,
87) e di trattati internazionali (art. 52) e per usurpazione
di potere (art. 287 c.p.) presentata il 3 maggio 1999 alla Procura
della Repubblica di Roma da Giovanni Seclì (Coll. cultura antagonista
Ikbal Masik) e Vanda Picinonno (Comitato difesa e rilancio costituzione)
di Lecce;
-
esposto per il bombardamento della Tv serba, presentato il 5 maggio
al Procuratore della Repubblica presso Tribunale penale militare di Roma
da Raniero La Valle, Domenico Gallo, Tommaso Fulfaro, Fabio Marcelli, Giovanni
Ferrara, Francesco Russo;
-
denuncia per "violazione dell'ordine costituzionale" depositata
il 7 maggio 1999 alla Procura generale presso Corte di Cassazione, alla
Procura della Repubblica presso Tribunale penale e civile di Roma e alla
Procura della Repubblica presso Tribunale di Verona, da Massimo Valpiana
(Movimento nonviolento-MIR);
-
esposto per violazione ordinamento costituzionale e usurpazione del
potere (artt. 78 e 87 Cst., art. 287 c.p.) presentato il 7 maggio al
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma da Giancarlo Canuto
di Brindisi e altri;
-
esposto per violazione Costituzione italiana (artt. 11, 78 e 87),
Statuto della Nato (artt. 1, 7), Carta dell'Onu (art. 51, 53)
depositato il 21 maggio 1999 presso la Procura della Repubblica di Firenze
da Graziano Zoni (Emmaus Italia), Ugo Biggeri (Mani Tese) e Tonio Dell'Olio
(Pax Christi Italia);
-
denuncia per usurpazione di potere (art. 78 e 87 Cost., art. 287
c.p.) e concorso in strage presentata alla Procura della Repubblica
presso Tribunale di Roma da Giuseppe Mattina e da aderenti al gruppo Giustizia
e diritto della federazione romana di Rifondazione comunista;
-
denuncia per omissione di atti d'ufficio (art. 328 c.p.) e
per
non aver dato corso al procedimento previsto per i reati ministeriali ipotizzabili
(attentato alla Costituzione, usurpazione di potere, strage, reati in materia
ambientale) presentata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale
di Perugia nei confronti dei magistrati della Procura di Roma dal Comitato
avvocati contro la guerra di Milano;
-
esposto mirante ad accertare la ricorrenza di violazioni della Costituzione,
trattati internazionali, norme sulla disciplina militare e del diritto
bellico umanitario; usurpazione di potere; stragi; distruzione e sabotaggio
opere civili; irreversibile attentato all'ambiente pesentato il 13
maggio al Procuratore della Repubblica presso Tribunale militare di Napoli
da Saverio Senese e altri.
Se queste denunce saranno archiviate riteniamo che la magistratura
si renderà complice.
p. Coordinamento nazionale Comitati contro la guerra, via Festa
del Perdono 6, 20122 Milano -fax 02/58302611
I sottoscritti aderiscono e fanno proprio il presente esposto-denuncia,
già depositato alla procura della Repubblica presso il Tribunale
di Roma (prot. 4515) da alcuni esponenti del Coordinamento nazionale comitati
contro la guerra, riassuntivo e integrativo degli altri esposti-denuncia
suindicati e a loro volta depositati.
Nome e cognome indirizzo firma