OGGI 19 MARZO 1997  E'  DOTTORE IN FISICA
ANGELO SCHIAVI

Questo  è il papiro di Angelo Schiavi
che per tre lire lo prendi e lo chiavi.

Noto busone dell'Alta Friulana
lo diede alla luce la mamma Silvana,
non rimase altro al babbo Checco
che domandarsi: "Sogno o son becco?"
Già da bimbo sfarfallava d'ano in ano
piuttosto che andare a lezione di piano.
Crescendo, l'anda da recchia non lo abbandonò
e negli anni del liceo da centauro si agghindò:
con pelle nera e borchie di metallo
ai sadomaso facea da cavallo.
Ma l'odore di figa aveva scoperto
anche se il culo era mostruosamente aperto
e per celebrare l'approdo all'altra sponda
tentò di asfaltare Paola la bionda.
Coglione da sempre, romantico meno,
le portò in dono un mazzo di fieno
e quando le chiese un bacio profondo
si vide tradito dall'alito immondo.
A Pava la chiavata si fa più vicina
peccato che avvenga sull'altra brandina.
Al nostro non restano che le pugnette
di destra, sinistra e a mani ben strette.
Stanco di pippe e voglioso di mona
prepara la sella per la Cavallona,
ma questa nitrisce e scappa lontano
e ad Angelo resta il buon gioco di mano.
Spinto dalle voglie dei compagni mandrilli
invita a cena la sofisticata Amarylli,
ma non apprezzando quel fiore di loto
i coinquilini le cantano "Accarezzami lo scroto".
Consunto dall'uso e dalle vesciche
il Ragnul riprende a cercare le fiche:
sarà della Laura l'onere e l'onore
di suggere e bere dal ceppo d'amore.
Il campo è già sgombro, l'invito lanciato,
sta nudo nel letto coi goldoni di lato.
Davanti, di dietro, per lui non importa:
già se ne pregusta un sacco e una sporta.
Ma lei non abbocca, fiutato il pericolo,
lo lascia a guardarsi quel cazzo ridicolo!
Riarmato l'uccello, e col fido calzino,
ritorna all'assalto dell'ambìto fortino:
si arrocca la figa, schizza la goccia,
ma anche stavolta il biscotto non toccia.
Poichè non riusciva ad aprire la cozza,
andò altrove a piantar la picozza.
Sul treno tra i monti lo Schiavi si avvia
chiedendosi: "e il mio, entrerà in galleria?".
E come la fava non becca pertugio,
dopo mille metri lui manca il rifugio:
calata la nebbia, la scalata inizia
e conquista un bel cumulo di immondizia.
Riparte all'alba per nuove vette:
"tranquilla mamma: sarò qui per le sette",
ma il gelo mattutino alle spalle lo assale
lasciando che i coglioni si scongeli col sale.
Ma fin da bambino il goffo animale
mostrava tendenza a farsi del male:
piuttosto che pisciare durante un lungo viaggio
si fa venir l'appendicite il giovane saggio
e l'indomani in una partita di calcio si lancia,
ritrovandosi per la vita uno sbrego sulla pancia!
Giunto all'università passa le giornate
accumulando figure di merda a palate,
e come il buongiorno si vede dal mattino
lui da matricola si finge ciellino
per togliersi lo sfizio di vederli stramazzare,
quando gli diceva che non s'era fatto battezzare.
Al laboratorio Ciampolillo fa l'appello
convinto che Grazia abbia l'uccello,
ma lei precisa: "nulla mi pende"
e Ciampolillo in silenzio si arrende.
E Angelo insiste e riapre la questione:
"Non dire cazzate, qual è il tuo vero nome?".
In mensa esordisce l'omino delle marchette:
"Il pasto costa come un pacchetto di sigarette"
Angelo replica con arguzia fenomenale:
"Sì, e fa quasi altrettanto male!".
Rispetto per i vecchi non ne ha mai portato
e anche la Milla ha ben ben mazzulato:
la logorroica anziana brutalmente stroncava,
quando sul cipollone al mezza scoccava.
Peraltro dimostra un vero talento
nel sceglier da pensionato l'abbigliamento:
porta la sciarpa da settembre a giugno
con bretelle, papillon e cipollone in pugno.
Guidato nelle scelte da un intuito eccezionale
si sceglie un relatore a dir poco virtuale,
e appena vende il culetto a Bassetto,
questi ne abusa e al Cern va diretto.
Invece di un sano rapporto orale,
preferisce sentirlo solo dal terminale,
e, come una chiavata dà il suo frutto dopo 9 mesi,
solo a gennaio arriva l'argomento della tesi.

E adesso ci siamo rotti il cazzo
di questo segaiolo da strapazzo,
e concludiamo questo lavoro
mandandoti a cagare tutti in coro!

RINGRAZIAMENTI    

Ha rischiato veramente grosso: la MAMMA
in compenso ha pagato per entrambi:  il PAPA'
si rallegrano per non essere stati citati: gli ZII e i CUGINI TUTTI
attende impaziente il raggiungimento di ben altri risultati: LAURA
se non stai attento ti battezza nel Piovego: la NONNA di Laura
si lavano le mani nell'acqua benedetta del Piovego dopo averti toccato (dove?): i CIELLINI
ha dato un tocco di finezza al papiro (che ha lasciato basita persino Laura): GIGI
raddrizzano le curve al buio: gli AUTOMOBILISTI di LUGO
deve ancora smaltire la sbornia: il LAVANDINO di LUGO
riconoscenti ti offrono un soggiorno-premio a Lugo: i CARROZZIERI (di Lugo)
ti aspetta per completare la segnaletica orizzontale: PAOLA (la bionda)
segue la luce per uscire dal labirinto: il GERBIL
ti dedicherà il suo prossimo ricovero, ma intanto si tocca le palle: ZUZU'
ti ringrazia per avergli fatto vedere la figa di Livia: GIANGI
"tanto più di così non te la farò mai vedere!": LIVIA
visto il disegno della figa di Livia è appagato per altri vent'anni: TONI
si trastulla il Bisello: NICOLA
è disposta a rinunciare alla tua gratitudine, pur di dartela: Alessandra
protesta: il RAGNO
adesso sono loro ad incularsi acidi e nervosi: PARERE e BABBEI
insiste nel porgere timidamente la chiappa: il FUNGO
"non perderci troppo tempo, MA FALLO!!!": lo ZIO PORSCHE ALBERTO
è l'uomo squadra: IVANO
ti aspetta per scalare il prossimo immondezzaio: PAOLO
sente la primavera e tromba come un coniglio (tanto di laurearsi ormai non se ne parla più): lo ZOLEO
a suon di bestemmie abbatte i pochi CP che ti sono sfuggiti: GIANLUCA
se non fosse per le spine si farebbero anche un cactus: ERICA e MARIARITA
chissenegrega delle spine: ADRIANA
cercano un costume da cactus (sperando che cambino idea sulle spine): CHECCO  e STEFANO
piange la bottiglia di Chivas: MARCO
in generale godono: i FALCHI
aspetta da te conferme che la tesi non stressa: CHIARA
si fa seghe, mentali e non, leggendo e rileggendo la tesi: MATTEO B.
si strizzano le palle a vicenda per cantare più forte: i RAGAZZI del CORO
fanno la voce bassa, sperando che gli arrivi una manata: le RAGAZZE del CORO
approfittano della confusione generale per dare una palpatina anche loro: THE OLD BABIONS
se pensavi di essere onirico, ancora non hai visto niente: ANNETTA
si inculano a vicenda al ritmo di "Priscilla, la regina del deserto": VILLA PORCIGLIA e gli AMICHETTI dei BIMBI
chiude fiero il trenino: GIO'
se il ginocchio non te lo rompi da solo, te lo abbatte lui con un colpo di mazza (la sua): GIUSEPPE
è tornato apposta dalla Malesia per farti nascere una seconda volta: RICO
sono ancora frastornati dalle usanze padovane: CARLO e PIETRO
si sono rotti il cazzo di scrivere: LAURA, MARCO,STEFANO E FRANCESCO.