Conclusione delle attività con le scuole per l’anno scolastico 2019-20
18 scuole secondarie di secondo grado
1 scuola secondaria di primo grado
per un totale di quasi 400 studenti
Sono solo alcuni numeri dei progetti che la Sezione INFN di Padova ha organizzato per l’anno scolastico 2019-2020, spesso legati al PCTO – Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (ex ASL).
La Sezione dedica infatti ampio spazio, tra le attività di outreach, ai progetti educativi con le scuole, con lo scopo di far conoscere l’attività di ricerca, aiutare i ragazzi nell’orientamento agli studi dopo il diploma, fornire esperienze nel modo del lavoro ad integrazione del percorso formativo scolastico e arricchire il loro bagaglio culturale.
Da marzo però l’emergenza legata all’epidemia di COVID-19 ha rischiato di interrompere quanto si era fatto e a risentirne maggiormente sono stati i progetti di Art & Science Across Italy e Radiolab che si sarebbero dovuto concludere con presentazioni pubbliche a maggio, ma che saranno probabilmente rinviate all’autunno, con modalità ancora da ufficializzare.
In particolare il progetto Radiolab, che a febbraio era nel pieno della fase di formazione degli studenti, ha rischiato di interrompersi, ma nessuno si è perso d’animo.
Così i ricercatori e il personale INFN hanno organizzato lezioni a distanza e reso possibile l’analisi dati, anche nell’impossibilità di raccogliere nuovi campioni. Studenti e insegnanti non hanno rinunciato a seguire le lezioni e, con costante impegno, hanno affrontato anche la fase sperimentale consegnando proprio in questi giorni gli elaborati dei vari gruppi di lavoro e alcuni commenti sull’esperienza fatta.
Spesso i ragazzi che iniziano il percorso sono scettici all’idea di lavorare con dei fisici e ancora di più di lavorare sulle radiazioni. Ma via via scoprono che ciò che spesso a scuola è mera teoria, diventa strumento per capire ciò che ci circonda e anche le formule, tante temute, diventano interessanti perché diventano utili.
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Ecco cosa scrivono due alunni di una scuola media di Vicenza e la oro insegnante che quest’anno, per la prima volta, hanno partecipato al progetto inaugurando l’attività anche tra le classi delle scuole secondarie di primo grado:
Matteo
La mia prima impressione (sinceramente) quando abbiamo iniziato a fine ottobre un laboratorio riguardo alla radioattività e al Radon, non era tanto positiva.
Pensavo che i due fisici usassero parole difficili, ma invece sono stati molto chiari, infatti la mia impressione è poi cambiata subito.
Ho capito meglio gli isotopi e il decadimento α, grazie all’esempio della palla grande, media e piccola.
E’ molto interessante vedere come le cose che diamo per scontato, gli oggetti che usiamo quasi tutti i giorni, non sono stati semplici da inventare.
Desiree
La parte che mi è piaciuta di più è stata quando ci siamo divisi in coppie e ci hanno consegnato dei piccoli apparecchi per misurare il radon.
Abbiamo dovuto assemblarli in modo molto attento e, dopo che ci hanno spiegato come funzionavano, ci siamo divertiti a disporli per tutta la scuola.
L’insegnante
Partendo da ciò che i ragazzi già sapevano del modello atomico e della tavola periodica, i relatori sono arrivati a parlare di isotopi e di radioattività.
Erano sinceramente interessati a comprendere il significato alla parola radioattività, spesso usata a sproposito, anche da loro stessi; erano molto incuriositi dalla presenza dei fisici, personaggi che immaginano al lavoro nei laboratori (magari di qualche serie tv) ma che nella vita reale non hanno occasione di frequentare; avvertivano chiaramente la cura e la passione con cui i relatori parlavano degli argomenti, lo sforzo che facevano per semplificare i concetti. Dopo un primo momento di soggezione, hanno compreso la disponibilità dei relatori a ricevere delle domande (anche se queste spesso venivano fatte con la classica premessa: “Mi scusi, forse è una domanda stupida, MA…”).

fig. 1: Studenti delle scuole medie durante la visita ai Laboratori Nazionali di Legnaro

fig.2: Studenti delle scuole medie durante la visita ai Laboratori Nazionali di Legnaro
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Riportiamo infine una breve sintesi dei commenti dei ragazzi del Liceo “Jacopo da Ponte” di Bassano del Grappa (VI) e dalla loro insegnante:
Gli studenti
Si è rilevato particolarmente interessante imparare ad interpretare dati statistici in un contesto reale tali da mostrare la possibile necessità di intervento nelle abitazioni con grande concentrazioni di Radon.
Si sono conosciuti enti regionali come l’ARPAV che si occupano di problematiche ambientali quali appunto la presenza di Radon.
Noi studenti abbiamo potuto farci un’idea della vita alla facoltà di fisica e fare chiarezza in previsione della futura scelta universitaria.
È stata una bella esperienza assistere a delle lezioni con dei professori universitari, potersi confrontare con degli esperti e poter chiarire gli eventuali dubbi in vero stile universitario.
Si è riusciti a coniugare la teoria studiata in matematica con un problema reale di carattere fisico.
Abbiamo imparato che in un lavoro di gruppo il reciproco scambio di opinioni è importante, perché ogni singola idea contribuisce alla realizzazione del progetto.
L’insegnante
In particolare hanno avuto l’occasione di lavorare sull’analisi dei dati, di utilizzare diverse tecnologie, interpretare in modo critico le informazioni ottenute, svolgere ricerche bibliografiche con attenzione alle fonti e redigere un testo scientifico.
Tutto questo grazie a un problema reale, non fittizio, che ha motivato ancora di più gli studenti nello svolgimento dell’attività e ha richiesto una vera collaborazione tra loro: si sono dovuti accordare sulla calibrazione e sull’analisi dei dosimetri, sulla scelta delle incertezze, sul metodo e, poi, sulla scrittura.
In un periodo caratterizzato dall’isolamento, è stata un’opportunità preziosa che li ha fatti sentire come in un team di ricerca.
Sempre affiancati da gentilissimi tutor che hanno risposto ai dubbi e favorito il dialogo.
Le lezioni all’università sono state infine dei momenti davvero utili ai fini dell’orientamento, un primo vero contatto con il mondo accademico.
Abbiamo tutti imparato tantissimo da questa esperienza, anch’io sento di essere cresciuta professionalmente grazie a voi. Grazie di cuore a tutti!.

fig. 3: Partecipazione degli studenti al Radon Day, novembre 2019.

fig. 4: studenti dei licei durante le attività di Radiolab presso il Dipartimento di fisica e Astronomia “Galileo Galilei”

fig. 5: Studenti dei licei con i dosimetri per l’analisi del Radon