Nuova misura dell’asimmetria materia-anti materia all’esperimento LHCb
Pochi istanti dopo il Big Bang, materia e antimateria coesistevano e si annichilivano, ma sorprendentemente una piccolissima quantità di materia sopravvisse. Ma perché ha prevalso la materia?
Questa è una delle domande a cui gli scienziati non hanno ancora trovato risposta ed infatti anche il modello che descrive tutte le particelle e le sue interazioni, il Modello Standard, non giustifica questa differenza.
L’asimmetria tra materia ed antimateria è proporzionale all’area di un triangolo, chiamato triangolo di unitarietà, i cui angoli e lati si possono misurare agli acceleratori di particelle.
La collaborazione LHCb, con il contributo fondamentale del gruppo di Padova, ha recentemente misurato l’angolo 𝛄 di questo triangolo, studiando un particolare decadimento della particella chiamata Bs (il decadimento Bs→DsK) e utilizzando i dati raccolti durante le collisioni dell’acceleratore LHC tra il 2015 e il 2018.
Questa misura è importante innanzitutto perché viene eseguita con la particella Bs (mesone B neutro), che permette un chiaro confronto con i dati teorici, inoltre perché è possibile confrontarla con stime di 𝛄 che possono includere contributi di particelle non ancora scoperte.
Per questa misura si è in particolare studiato il numero di decadimenti in funzione del tempo ed il confronto con i dati teorici ha permesso di estrarre l’angolo cercato.
Il valore ottenuto di 𝛄 = (74 ± 11)° è compatibile con le previsioni del Modello Standard e risulta essere il valore più preciso mai ottenuto tramite i mesoni B neutri
E’ possibile leggere tutti i dettagli su questa misura sul più recente numero del CERN COURIER (Gen/Feb 23).
