Il Governo rafforza la candidatura italiana per l’Einstein Telescope
Grande entusiasmo tra gli studiosi della Sezione INFN di Padova e del Dipartimento di Fisica e Astronomia per la notizia del rinnovato supporto del Governo italiano al progetto Einstein Telescope (ET).
L’esecutivo è pronto a sostenere l’impegno finanziario per ospitare nel nostro Paese la grande infrastruttura di ricerca per lo studio delle onde gravitazionali che l’Italia si è candidata a realizzare in Sardegna, nell’area di Sos Enattos, a Lula.
La sezione e il Dipartimento, attraverso la partecipazione al progetto ETIC, finanziato con circa 50 milioni da fondi PNRR, sono impegnati in prima linea nello sviluppo delle tecnologie necessarie al successo di ET. L’obiettivo è quello di realizzare un nuovo laboratorio per lo studio di materiali ottici avanzati che dovranno essere utilizzati nel sofisticato strumento. ” La Sezione INFN di Padova ha una lunga tradizione nella ricerca sulle onde gravitazionali” spiega Roberto Carlin, Direttore della Sezione “e con la partecipazione a questo ambizioso progetto vogliamo rafforzare questo impegno per il futuro, in un campo che ha aperto straordinarie prospettive nello studio dell’astrofisica”.
“Einstein Telescope sfrutta la luce laser e degli specchi ad altissima precisione per rilevare le onde gravitazionali. Lo studio di nuovi materiali per realizzare questi specchi è quindi un compito di estrema importanza, che Padova potrà svolgere sfruttando le molte competenze interdisciplinari qui presenti, che vanno dalla fisica della gravitazione alla scienza dei materiali”, dice il prof. Marco Bazzan, contact person per la sezione INFN di Padova del progetto ETIC.
“Il nuovo laboratorio CoMET, acronimo che sta per Coating Materials for Einstein Telescope, sorgerà nell’area CENSER a Rovigo” aggiunge il prof. Giacomo Ciani, coordinatore del progetto del l’Università di Padova “Questa struttura diventerà un centro di eccellenza per la ricerca sui ricoprimenti ottici, attirando ricercatori e collaborazioni sia in ambito nazionale che internazionale”.
La novità della scorsa settimana è che il Governo ha indirizzato ad Antonio Zoccoli, Presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), ente coordinatore della candidatura italiana per ET, una lettera con la quale conferma l’impegno, istituzionale e economico, perché la proposta sia quella vincente in sede europea.
“La volontà di realizzare Einstein Telescope in Italia è stata fortemente sostenuta dal Governo. Si tratta di una scelta strategica per un Paese che vogliamo sempre più ambizioso. L’Italia è leader in Europa per la fisica, con la presenza di molte eccellenze scientifiche. Siamo convinti che ET contribuirà a rafforzare in modo decisivo la realizzazione di un ecosistema della ricerca e dell’innovazione sempre più attrattivo”, ha detto il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini.
Per ottenere l’assegnazione europea, il Governo ha deciso di programmare un piano di diplomazia scientifica che coinvolgerà le eccellenze universitarie e di ricerca del Paese, tra cui il Premio Nobel Giorgio Parisi. Sarà affidato loro un ruolo di coordinamento e divulgazione, perché sia resa nota nell’Unione la qualità della proposta italiana e quanto questa sappia rappresentare al meglio gli interessi comunitari.
Nella lettera del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Alfredo Mantovano, inviata al Presidente INFN Zoccoli, si certifica tra l’altro, l’importante impegno finanziario che il Governo è pronto ad assumere in caso di assegnazione dell’infrastruttura. Si tratta di circa 950 milioni di euro complessivi per i nove anni previsti per la costruzione (dal 2026 al 2035). In particolare, le spese serviranno alla realizzazione e all’acquisto di beni, materiali e tecnologie. La dotazione è stata prevista tenendo conto anche dell’elevato impatto occupazionale e di indotto atteso e del ritorno in termini di coesione territoriale.
Einstein Telescope sarà un osservatorio internazionale di terza generazione all’avanguardia assoluta nella ricerca fisica e astronomica. L’Italia ha ufficializzato la sua candidatura nello scorso mese di giugno, con il sito della miniera dismessa a Sos Enattos a Lula (in provincia di Nuoro), considerata ottimale per le eccellenti condizioni geologiche e ambientali che può garantire.
Per approfondimenti
Einstein Telescope Italia https://www.einstein-telescope.it/
Immagine
Panoramica della miniera di Sos Enattos ©EGO/INFN