Il 30 novembre abbiamo partecipato all’International Cosmic Day: abbiamo accolto in Sezione quasi 200 studenti di sei Istituti Scolastici della città per una mattinata all\’insegna dei segreti dei raggi cosmici.
Che cosa sono i raggi cosmici e da dove provengono? Come possono essere misurate le particelle che li compongono? Sono questi gli interrogativi con cui gli studenti padovani, come altri 600 dei loro compagni di Bari, Lecce, Napoli, Pavia, Perugia e Roma, si sono cimentati. L’occasione è rappresentata dall’International Cosmic Day (ICD), un appuntamento internazionale fissato quest’anno per il 30 novembre e giunto alla sua sesta edizione.
Le attività organizzate dalla nostra Sezione, in collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Padova, sono state articolate in due momenti. Un primo incontro è avvenuto il pomeriggio del 24 novembre, quando un gruppo di 7 studenti ha partecipato alla preparazione dell’apparato sperimentale, lavorando a stretto contatto con i nostri ricercatori.
L’evento principale si è svolto invece il 30 novembre e ha visto la partecipazione di quasi 200 ragazzi di sei Istituti Scolastici padovani: i Licei Scientifici “Curiel”, “Fermi” e “Galilei”, il Liceo “Nievo”, il Liceo Classico “Tito Livio” e l’IIS “Alberti”. Guidati dai nostri ricercatori gli studenti si sono avvicinati al mondo della ricerca scientifica di frontiera, cercando di svelare i misteri dell’Universo racchiusi nei raggi cosmici. Quando i raggi cosmici attraversano l’atmosfera terrestre, interagiscono con questa e vengono prodotte delle particelle secondarie, che al livello del mare sono nel numero di alcune centinaia al secondo per ogni metro quadrato di superficie.
Attraverso due seminari, tenuti dai nostri ricercatori Elisa Prandini e Riccardo Rando, gli studenti hanno conosciuto la storia dai raggi cosmici, dalla loro scoperta alle ricerche attuali. Poi, guidati da Michele Doro, hanno partecipato ad una misura diretta del flusso di raggi cosmici, rilevandone l’intensità e cercando di capire come questa dipenda dalla direzione di provenienza. Attraverso una video-chat hanno confrontato le loro risposte con quelle ottenute dai gruppi di altre università e centri di ricerca in tutto il mondo. E alla fine i risultati saranno pubblicati online. Le attività seguono così lo stesso iter degli scienziati nel loro lavoro quotidiano nell’ambito di una collaborazione scientifica internazionale.
\”La parte della giornata che mi è piaciuta di più è stata l\’introduzione: nella prima parte, infatti, ci sono stati presentati i risultati di numerose ricerche sui raggi cosmici. È stato interessante constatare come da una tesi i ricercatori studino esperimenti per cercare di dimostrarla\” ci dice uno degli studenti a fine giornata. Il suo compagno invece ha preferito \”le misurazioni, poiché abbiamo applicato ciò che ci era stato detto precedentemente\”.
L\’International Cosmic Day è coordinata dal centro di ricerca tedesco DESY, di Amburgo, e organizzata in collaborazione, oltre che con l’INFN e altri partner, con i più importanti centri di ricerca che operano nell’ambito della fisica delle particelle, il CERN di Ginevra, il FERMILAB di Chicago e con i gruppi International Particle Physics Outreach Group (IPPOG), il tedesco Netzwerk Teilchenwelt e lo statunitense QuarkNet.