Giovanni Carugno insignito del Premio Occhialini
Giovanni Carugno, ricercatore presso la Sezione INFN di Padova, è stato insignito del prestigioso Premio Giuseppe Occhialini “per i suoi contributi alla fisica fondamentale, concependo e sviluppando esperimenti di frontiera con approcci innovativi basati sulle proprietà fondamentali della materia.”
Si tratta di un riconoscimento conferito congiuntamente dalla Società Italiana di Fisica (SIF) e dall’Institute of Physics (IOP) a partire dal 2007, in occasione del centenario della nascita di Giuseppe Occhialini. Il premio viene assegnato annualmente a un fisico che abbia operato principalmente in Italia ed è il risultato di una valutazione rigorosa da parte delle due Società, con l’obiettivo di rafforzare i legami tra SIF e IOP e valorizzare il contributo italiano alla fisica globale.
“Il mio percorso nella fisica è stato principalmente dedicato alla realizzazione di nuovi strumenti, poiché credo profondamente che questa sia una dei modalità per esaminare nuovi fenomeni. Vorrei ringraziare il supporto ricevuto dalla Sezione di Padova e dal Dipartimento di Fisica per avermi permesso lo sviluppo delle mie attività di ricerca assieme ai miei più stretti collaboratori nelle persone del Dott. G. Ruoso e della Prof.ssa C. Braggio” ha dichiarato Giovanni Carugno in riferimento al premio ricevuto.
Il premio intende valorizzare il suo ricco curriculum nel campo della ricerca iniziato quando, ancora studente presso l’università di Roma, cominciò ad interessarsi alla natura del vuoto quantistico che costituisce uno dei pilastri della teoria quantistica dei campi e che egli definisce “il nostro principale quadro teorico per valutare i fenomeni del mondo della fisica microscopica”.
Dopo anni di gavetta passati ad apprendere il mestiere con Conversi, Rubbia, Charpak e Zavattini e dopo aver effettuato il primo esperimento con una camera a TPC a xenon liquido per la ricerca del decadimento radiativo del pione, ha intrapreso la misura dell’Effetto Casimir. Questo effetto mette in evidenza come il vuoto quantistico non sia un semplice vuoto, ma un campo con fluttuazioni di energia che produce effetti misurabili. Un lavoro che ha contribuito a migliorare la capacità di misurazione delle proprietà del vuoto quantistico testandole per la prima volta su scala macroscopica.
L’interesse di Carugno è proseguito con l’esplorazione anche di altri fenomeni, come la Radiazione di Schwinger, connesso a processi di dissipazione del vuoto quantistico, ma anche piccoli progetti relativi a questioni fondamentali che, ammette egli stesso, “potrebbero stimolare le nostre menti” con la prospettiva di avere a disposizione nuovi strumenti per migliorare la conoscenza del mondo che ci circonda.
Egli è attualmente referente nazionale per l’INFN dell’esperimento QUaerere AXions (QUAX) e PHYDES: progetti di ricerca finalizzati alla scoperta della materia oscura presente nell’alone galattico sotto forma di assioni e allo studio del momento di dipolo permanente delle particelle elementari legato alla risoluzione del mistero della asimmetria tra materia ed antimateria presente nell’universo. Si tratta di una collaborazione che coinvolge, oltre ai ricercatori padovani, i gruppi collegati di Salerno e Trento, la Sezione INFN di Ferrara, i Laboratori Nazionali di Legnaro e i Laboratori Nazionali di Frascati.
Ci congratuliamo quindi con Giovanni Carugno che, con questo riconoscimento, si unisce alla lista degli illustri fisici premiati e contribuisce a consolidare il prestigio internazionale della ricerca italiana in fisica.