Lavorare insieme per una scienza più accessibile
Comprendere i vantaggi di una divulgazione scientifica inclusiva è una sfida a cui l’INFN Sezione di Padova sta lavorando grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Padova, per far sì che la conoscenza scientifica sia alla portata di tutti: dalle persone con disabilità ai bambini, da chi è già esperto della materia a chi non ha una formazione scientifica.
Con questo obbiettivo, lo scorso dicembre il DFA ha ospitato per tre giorni la dottoressa Erika Labbé, esperta nella comunicazione inclusiva dell’astronomia. La dottoressa, grazie ad un seminario e un workshop di due giorni, ha mostrato a studenti, ricercatori e addetti alla comunicazione del Dipartimento, dell’INFN di Padova e del Museo Giovanni Poleni, nuovi percorsi di divulgazione inclusiva. Un’esperienza coinvolgente dove, alle dimostrazioni teoriche del seminario, sono seguiti due giorni di attività e simulazioni utili a comprendere meglio i concetti spiegati, nonché a riflettere sui modi con cui abitualmente vengono pianificati i percorsi di didattica e di divulgazione della nostra ricerca in fisica e astrofisica.
Ma perché è importante una formazione alla comunicazione inclusiva?
I motivi sono tanti perché voler essere inclusivi ed esserlo veramente non è la stessa cosa. È necessario ripensare alle modalità con cui tradizionalmente si insegna la scienza e per farlo è utile iniziare “ascoltando” il pubblico: comprendere quali possano essere i punti di forza o le difficoltà delle persone, cosa possa stimolare la curiosità e trasmettere loro conoscenze sotto forma di esperienze sensoriali più facilmente memorizzabili; spiegare concetti astratti attraverso paragoni e analogie con esperienze di vita concrete.
Nel caso di soggetti con disabilità è poi importante informarsi per conoscere meglio i loro diritti, perché il buon senso non sempre è sufficiente. Si deve allora collaborare con le associazioni che si occupano di disabilità, ma anche con artisti e scienziati di diverse discipline che possano fornire nuovi strumenti di condivisione e apprendimento. In questo modo si potrà andare oltre ai tradizionali metodi di comunicazione e non dare per scontato nulla, perchè ogni concetto va spiegato a più livelli e facendo leva sui diversi sensi.
Dopo il primo incontro, di tipo più teorico, sono seguiti due giorni di esercitazioni e simulazioni in cui i partecipanti si sono messi nei panni del loro pubblico scoprendo, ad esempio, il sistema solare attraverso il tatto con l’aiuto di un modellino in scala. Sono stati invitati a scegliere un argomento legato alle loro ricerche scientifiche per poi trovare un modo inclusivo per spiegarlo, sia attraverso modelli tattili, sia legando i concetti astratti a esperienze di vita concrete.
Grazie alle attività svolte è emerso quanto sia difficile tener conto della diversa capacità di comprensione che esiste tra chi è addetto ai lavori e chi non lo è, ma anche quanto sia importante essere pronti a integrare le proprie conoscenze in favore di metodi di coinvolgimento non tradizionali. Servirà quindi far tesoro di quanto appreso e impegnarsi per attuare buone pratiche e semplificare i concetti senza però banalizzarli.
Il seminario e il workshop rientrano nel progetto “Stelle sulla Terra – Percorsi di divulgazione inclusiva dell’Astrofisica Nucleare” proposto dal Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Padova in collaborazione con la Sezione di Padova dell’INFN con l’obiettivo di allargare il pubblico destinatario delle attività di divulgazione scientifica.
Puoi rivedere la registrazione del seminario
Erika Labbé è outreach coordinator presso l’Institutos de Estudio Astrofisicos – Universidad Diego Portales – Chile.
Coordinatore del progetto: Antonio Caciolli, Professore Associato presso il Dipartimento di Fisica e Astronomia “Galileo Galilei”